Formazione Online, l’esperienza dell’Istituto Tecnico Economico “F.Scarpellini” di Foligno (PG).
La necessità di ricorrere alla formazione a distanza, come conseguenza della chiusura della scuola, a causa dell’attuale emergenza sanitaria per il Coronavirus, ci ha colti impreparati, disorientati, spaventati, senza una serie di istruzioni dettagliate e univoche da parte del Ministero della Pubblica Istruzione. In una situazione del genere, la responsabilità è spesso del Dirigente scolastico.
Secondo le stime del MIUR, l’82% delle scuole italiane ha sperimentato per la prima volta l’apprendimento online.
Abbiamo iniziato a lavorare sodo e tutti, anche i meno esperti, hanno raccolto la sfida e si sono attivati per continuare a fornire agli studenti le attività educative, consapevoli che l’apprendimento online non ha lo stesso impatto educativo delle attività svolte in presenza.
Per apprendimento online intendiamo un insieme di attività formative che vengono erogate via internet agli studenti, utilizzando i propri computer a casa o altri dispositivi (ad esempio tablet, smartphone, apparecchiature audiovisive).
L’apprendimento online (noto anche come FAD) è caratterizzato da:
- l’interattività, cioè la necessità di coinvolgere il discente, generalmente attraverso l’approccio “learning by doing”;
- dinamismo, cioè il bisogno del discente di acquisire nuove competenze specifiche;
- modularità, cioè la possibilità di organizzare i contenuti di un corso in base alla obiettivi di formazione e bisogni del discente.
Detto questo, è chiaro che la FAD comporta l’abbandono della lezione tradizionale, l’abbandono del curriculum, la creazione di nuovi contenuti formativi e la valutazione delle prestazioni degli studenti utilizzando nuovi e diversi criteri valutativi. Ora ci concentriamo sulle unità di apprendimento e non sulle ore di lezione. È necessario evitare lunghi saggi scritti e sostituirli con video o diagrammi e mappe. Dovremmo pianificare le attività indipendentemente dalle ore di insegnamento richieste per il curriculum nazionale.
Insomma, una rivoluzione che comporta una rimodulazione difficile e veloce. Ma nessuno si è tirato indietro, tutti noi, insegnanti e studenti, il direttore della scuola e tutto lo staff è impegnato ad affrontare l’emergenza e a continuando a lavorare e apportare modifiche.
La preparazione delle nostre generazioni future è sempre stata una delle sfide più importanti del nostro paese e certamente questa esperienza cambierà per sempre l’educazione,
integrando i contenuti digitali e l’approccio multimediale ai metodi tradizionali.