L’Istituto Tecnico Economico Scarpellini di Foligno si è aggiudicato il primo premio al concorso “Commediando” istituito in occasione delle Giornate Dantesche.
Il concorso si basava sulla realizzazione di una presentazione, fatta dagli studenti di cinque scuole della città, sul tema del Primo Canto dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, l’opera prima del sommo poeta universalmente conosciuto che è stata stampata per la prima volta a Foligno.
Il cortometraggio sperimentale rappresenta il viaggio come metafora della vita, associando vari linguaggi espressivi come musica , immagini, coreografie e recitazione.
“Un lavoro egregio” , ha commentato la giuria che ha trovato particolarmente interessante anche il messaggio proposto, e cioè di uscire, attraverso un viaggio interiore, dalla gabbia che noi stessi ci creiamo con l’invito di riconquistare la nostra identità. Bravi gli insegnanti che hanno saputo motivare i ragazzi , bravi gli studenti che hanno saputo dar voce ai loro pensieri più profondi.
Fa riflettere su come un Tecnico Economico possa arrivare a questa profondità di pensiero che caratterizza prevalentemente i corsi umanistici. Questo forse potrebbe essere vero in un qualsiasi altro paese europeo, ma non in Italia dove la visione umanistica dell’Istruzione ha radici profonde.
A lungo ci siamo criticati per un eccesso di Umanesimo in una società sempre più tecnologica, ma il tempo ci sta dando ragione. Siamo stati lungimiranti e non abbiamo rinunciato a ciò che più ci caratterizza in Europa e nel mondo.
C’è infatti un ripensamento dei modelli educativi a livello globale poiché, analizzando il tipo di società che saremo in grado di immaginare per risolvere le gigantesche questioni economiche, ecologiche e sociali che il pianeta si trova ad affrontare, la cultura umanistica deve affiancarsi necessariamente alla preparazione tecnica per contribuire a formare individui che abbiano capacità argomentative, siano in grado di riflettere, di confrontarsi e di mettersi in discussione, di assumere il punto di vista dell’altro, di elaborare soluzioni innovative rispetto ai contesti in cui sorgono i nostri problemi.
In un confronto europeo sull’Istruzione Tecnica e Professionale siamo quindi qui per dare rilievo al modello italiano, nel quale la “cultura” non viene vista come un costo superfluo. Come è sempre stato nella nostra storia, accompagnata da geni indiscussi quali Leonardo o Galileo, l’Umanesimo costituisce una linfa vitale per forgiare menti flessibili, aperte e creative, che possano aiutare anche le aziende e l’economia.